Eupalla ed Eupallog

Eupallog è un sito sul gioco "davvero più bello del mondo": così ha definito il calcio Gianni Brera, scrittore tra i maggiori del Novecento italiano, storico mancato, buon pedatore in gioventù e maestro del giornalismo sportivo. Egli è stato l’innovatore della narrazione calcistica, per la sua capacità di vivificare l’analisi critica con innesti lessicali e metafore strabilianti, e di sottrarre il football e i suoi eventi alla cronaca pigra per consegnarlo a una dimensione emotiva e immaginaria, degna di un linguaggio che la possa rappresentare.

Il profeta di Eupalla
[biografiasito - materiali]
Eupalla è la divinità “benevola che assiste pazientemente alle goffe scarponerie dei bipedi", di cui Brera è stato il profeta nella sua insuperata esplorazione del mistero agonistico di questo gioco: colei “che presiede alle vicende del calcio ma soprattutto, del bel gioco (dal greco Eu, 'bene')" [fonte].

Eupallog - indegna crasi tra Eupalla e Blog – si riconosce in questa visione, ne è anzi esplicitamente debitrice, ma rifuggendo l'imitazione del "brerismo". Vuole dunque essere un luogo di narrazione, di memoria, di conversazione, ma è pensato anche come portale di riferimento per la consultazione quotidiana, con una selezione qualitativa di informazioni e risorse relative all’attualità, alla storia e alle storie, note e meno note, del calcio.

Eupallog è il sereno (e magari scherzoso) confronto di idee, di ricordi e di visioni, alieno da ogni pratica faziosa, da ogni violenza e volgarità verbale. Internet gronda di siti di tifoserie, spesso travestite da "giornalismo specializzato", che praticano quotidianamente l'insulto e lo scontro, in una prospettiva angusta. E' anche per reazione a queste pratiche che nasce il progetto di Eupallog: per offrire uno spazio "altro" alla passione calcistica.

Non siamo i primi in questa impresa, peraltro. Basti pensare al fenomeno inglese del cosiddetto "new football writing", promosso da scrittori come Simon Kuper o Jonathan Wilson e da riviste come "When Saturday Comes", che ha rinnovato il modo di scrivere sul calcio in quanto piena espressione della società, della politica, dell'economia, della cultura, dell'estetica, del costume. Anche in altri paesi è in atto da anni un rinnovamento delle scritture calcistiche grazie a riviste come "Offside", "Elf Freunde", "So Foot", "Four Four Two", "Panenka", "The Blizzard", etc. In Italia "Linea Bianca" fatica invece a trovare lettori in una platea assuefatta al consumo quotidiano del calcio come mercato e bar sport.

Eupalla insidiata da Zeus
Eupallog propone dunque una narrazione dell'universo calcistico affidata alla scrittura, alle immagini, ai video, ai frammenti e ai metissages culturali. I suoi autori sono quasi tutti specialisti della ricerca e della memoria storica, e attingono con mestiere non solo all'esperienza biografica ma anche all'immenso archivio in quotidiana espansione rappresentato dall'internet. La narrazione punta a non essere solipsistica o "blogorroica" (una patologia molto diffusa nei siti dedicati al calcio) e nemmeno frammentaria (come in molta vacuità dei social network). L'obiettivo non è nemmeno quello di scrivere delle "Storie di calcio" come fanno ottimi siti (fratelli in Eupalla). Più semplicemente Eupallog cerca di offrire un manufatto digitale originale e forse unico nella sua sistematicità.

Fenomeno culturale di diffusione globale, il calcio è inevitabilmente attraversato dalle tensioni, dalle violenze e dalla corruzione che permeano le società di cui esso è espressione. Ogni settimana, nel mondo, si muore di calcio; ogni giorno milioni di persone si intossicano con l'odio del tifo. Gli autori di Eupallog ne sono pienamente consapevoli, e il sito ne dà conto per lo spazio che queste componenti esasperate meritano su un piano storico e antropologico. Essi condividono infatti quanto scrive John Foot (nomen omen) in un pagina memorabile: "tutto ciò non è bastato per farmi smettere di seguire il calcio. Per esempio, guardando Roberto Baggio segnare il suo duecentesimo gol, o Francesco Totti esplodere uno dei suoi tiri potenti, o Lilian Thuram, per la millesima volta nella sua carriera, stoppare la palla, alzare lo sguardo e passarla elegantemente a un centrocampista. Questi momenti, e molti altri, hanno fatto del calcio il gioco più bello". Chi non sa goderseli non sa, in effetti, cosa si perde. Peccato per lui.

Azor e Mans

Eupallog è stato avviato il 9 marzo 2012, a celebrare la ricorrenza della fondazione (nel 1908) della Beneamata in diaspora dai Casciavit: i colori sociali dei suoi promotori, legati fraternamente da questa storica separazione.