Christmas cards

I gol disegnati da Carmelo Silva che hanno allietato le vacanze natalizie 2013-2014

Novità
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Lo Speciale: George Best


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31 dicembre
Santoni Alex Ferguson
Calendario Gli scricchiolii della Benamata
Cineteca Inghilterra-Germania (1975)
Christmas cards Il gol di Fabio Capello in Inghilterra-Italia (1973)

30 dicembre
Kaffeehaus La maratona di Natale
Pentavalide Gordon Banks
Calendario Mi sintonizzo o no?
Cineteca Milan- Chelsea (1966)Chelsea-Real Madrid (1971)
Christmas cards Il gol di Helmut Rahn in Germania-Ungheria (1954)

29 dicembre
I racconti di Natale Amici ritrovati di Alberto Brambilla
Storie Da intercontinentale a globale
Calendario Il mese migliore di 'Gundi'
Cineteca Italia-Bulgaria (1974)
Christmas cards Il gol di István Nyers in Pro Patria-Roma (1954)

28 dicembre
Kultur Il calcio come mai prima
Calendario Epifania di George Best
Christmas cards Il gol di Giuseppe Meazza in Italia-Austria (1931)
Tele-visioni Guida al calcio potabile del week-end

27 dicembre
Kaffehaus Lo Pseudobomber dei Gunners e l'Hombre Orquesta dei Reds (Cartoline di stagione)
Pentavalide John Charles | George Best: sui suoi eccessi | George Best: i documentari | Best matches
Cineteca Northampton Town-Manchester United (1970)
Calendario Neve al Comunale
Christmas cards Il gol di Gerd Müller in Germania-Inghilterra (1970)

26 dicembre
Kultur Football HeroSimply the Best
Pentavalide Il giocatore perfettoGeorge Best: le opinioni dei colleghi
Calendario Natale a MarassiAdios Guillermo
Cineteca Best IntentionsThere's only One George BestGeorge Best
Christmas cards Il gol di John Charles in Juventus-Torino (1958)
Tele-visioni Guida al Boxing day

25 dicembre
Ai lettori gli auguri più cordiali di buon Natale con il nostro albero preferito
Calendario Natale a Camp des Corts e a Chamartìn
Pentavalide George Best
Cineteca L'incubo di San Dino

24 dicembre
Kaffeehaus Fromages vs champagne
Biblioteca Blessed
Calendario Natale a Parc des Princes
Christmas cards Il gol di Luigi Burlando in Italia-Belgio (1922)

23 dicembre
Calendario Natale a Porto Alegre
Christmas cards Il gol di Alfredo Di Stéfano in Real Madrid-Eintracht Frankfurt (1960)

22 dicembre
Pentavalide Giuseppe Bergomi
Calendario E' arrivato l'olandese che vola
Christmas cards Il gol di Giuseppe Sabadini in Inter-Milan (1973)

21 dicembre
I racconti di Natale Campi di calcio e scheggiature classiche di Fernando Acitelli
Calendario Nella gelida notte di Liegi
Tele-visioni Guida al calcio potabile del week-end

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Istanti
Luis Suárez Miramontes, Ballon d'Or 1960, posa in mezzo a palloni di cuoio
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Riflessioni

i greci raggiungevano l'estasi coi riti di Dioniso santa Caterina e i mistici del Trecento coi rapimenti nella preghiera gli anglosassoni la raggiungono col whisky noi robot dei paesi caldi del sud con le donne lui l'estasi la raggiunge solo con la Juventus cioè con la voce di Niccolò Carosio nell'attimo in cui annuncia risultato finale Juventus batte Inter o Milan o Roma o Fiorentina
(Salvatore Bruno, L'allenatore, Firenze, Vallecchi, 1963)

Speciale

George Best
"Football genius, bar-room regular, bedroom Lothario"
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Cinquant'anni fa, di questi giorni - era il 28 dicembre 1963 -, George Best segnò il suo primo gol con il Manchester United nella partita di League Division One contro il Burnley all'Old Trafford

Campione epocale, Best costruì il suo mito tra il 1963 e il 1968 con la maglia dei Red Devils: 1 Coppa dei campioni, 2 campionati, 1 FA Cup, 2 Charity Shields, Pallone d'oro nel 1968

19 aprile 1969, Old Trafford, con sir Matt Busby

Tanto bastò a Pelé per affermare che “George Best was the greatest player in the world". Nella natia Belfast ancora lo ricordano, in scritture esposte, al motto: “Maradona good, Pele better, George Best”

Best non è stato solo il grande campione di talento, grazia e bellezza che ancora tutti ricordano: fu il primo calciatore popstar, l'antesignano di epigoni come Beckham o Ronaldo
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L'uomo
George Best (Belfast, 22 maggio 1946 – Londra, 25 novembre 2005)
I profili: FIFA - Manchester United Statistiche | Eupallog Pentavalida
L'autobiografia | Bibliografia | In libreria

Il giocatore
L'epifaniaLe migliori partite | La sestina in FA Cup | Nella NASL
Lo stile di giocoLe opinioni dei colleghi

Lo stile di vita
Su se stesso | Donne | Alcol | Motori | Casa | ModaPubblicità

2005
L'ultimo stadio | I funerali
Il canto dei tifosi
I necrologi: Brian Glanville (Guardian) - "The Indipendent" - "Corriere della Sera" - "La Repubblica"


1° ottobre 1966

Documentari TV
 Best Intentions (2000) | The only One (2002) | The Best (2010)

Cinema
Hellmuth Costard, Fußball wie noch nie (1971) | Mary McGuckian, Best (2000) | Animazione

Arte e grafica
Stewart BeckettBanksy | Statua
Murales 01-02-03-04-05-06-07

Canzoni
Don Fardon (Belfast Boy) | Finbar Furey (The Ballad of Georgie Best) | Cisco Bellotti (Best)

Intitolazioni
Francobolli | Banconote | AereiAeroporti


* La frase iniziale è di Paul Doyle ("The Guardian",  25 November 2005)
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Pentavalide Nicola Berti (Gli incontri di Kalz)
16 dicembre
Kaffeehaus Se nove gol vi sembran tanti (Cartoline di stagione)

15 dicembre
Biblioteca Citizens
Calendario L'azzardo di Hanot

14 dicembre
Calendario Vecchi ricordi

13 dicembre
Biblioteca Herbert Chapman

12 dicembre
Kaffeehaus Una cupa giornata italiana (Affettati di Coppa)

11 dicembre

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Istanti
1932, Highbury, Londra
Herbert Chapman, manager dell'Arsenal, durante un sopralluogo sul campo prima di una partita insieme ai giocatori Bob John e Alex James, attaccante interno e grande ispiratore del gioco della squadra
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Riflessioni

Gli allenatori hanno quadrettato il terreno di gioco come se fosse una scacchiera e addomesticato i giocatori per trasformarli in pedine. L'unica cosa che continua a dar loro fastidio è il pallone. Cercano di eliminarlo in ogni modo ... eppur si muove. Il pallone resta l'ombelico del calcio, il suo unico asse. Mi ricordano che Garaicoechea, vignettista argentino, disegnò un allenatore che istruiva i suoi giocatori aiutandosi con una lavagna piena di croci, frecce e linee. Nel mezzo della lezione, un pallone col quale giocavano alcuni bambini per strada ruppe il vetro della finestra e fece irruzione nell'aula. Si trattava di un'unica vignetta: il vetro rotto, la lavagna col suo caotico disegno, tutti con la faccia spaventata e l'allenatore, sorpreso, che guardava l'invadente pallone e domandava: "E questo che diavolo è?"
(Jorge Valdano, Il sogno di Futbolandia, pp. 191-192)
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10 dicembre
Kaffeehaus ¡viva el Sevilla!
Kultur Uno ics due

9 dicembre
Santoni Adriano Galliani (Gli incontri di Kalz)
Calendario Il sortilegio

8 dicembre

7 dicembre

6 dicembre
Calendario El Cinés

5 dicembre
Storie e microstorie Italia-Argentina (5 dicembre 1954) (Le cronache di Monsù Poss)
Biblioteca Arsenal
Calendario Largo Argentina

4 dicembre

3 dicembre

2 dicembre
Calendario Gioanin
Pentavalide Giovanni Ferrari

1° dicembre

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Istanti
4 marzo 1972, White Hart Lane, London
I nostri occhi colgono un punctum che non è lo stesso delle centinaia che osservano Roger Morgan e Martin Buchan
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Riflessioni

Così grande, invasivo e si direbbe ubiquitario è diventato il gioco del calcio da impedire un'autentica oggettivazione e, di riflesso, una distanza critica. Uno degli autori del nostro tempo, Henrique Vila-Matas, acerrimo tifoso del Barcellona, ha dichiarato tempo fa che il calcio è una realtà autocentrata, un fenomeno auto-evidente, e che pertanto raccontarlo non è più possibile. Trattandosi di una narrazione perfettamente autonoma e unilaterale, non è un caso che due grandi cantori del calcio come Osvaldo Soriano e Eduardo Galeano guardino per lo più al passato e che al passato volentieri si rivolgano, per non essere accecati o ammutoliti, i medesimi scrittori italiani, da Carlo D'Amicis a Darwin Pastorin, da Giuseppe Culicchia al poeta Fernando Acitelli. Lo stesso giornalismo specializzato, pure in presenza di alcune notevoli eccezioni, tende alla parafrasi, cioè a chiudersi nello stretto orizzonte della disamina agonistica e della valutazione puramente tecnica. Se il calcio è divenuto una variante del Pensiero Unico, talora la più perniciosa e asfissiante, è perché si è indebolito e via via è venuto meno un pensiero critico all'altezza della sua esorbitanza
(Massimo Raffaeli, "La  Stampa", 22 luglio 2012, ora in La poetica del catenaccio, pp. 11-12)